Piazza dell’Immaginario

Andrea Abati è uno degli artisti protagonisti della prima edizione di Piazza dell’Immaginario, progetto a cura di Alba Braza, organizzato da Dryphoto, nato dal bisogno di migliorare uno dei quartieri della città di Prato.

Sulla parete ripulita e dipinta di rosso di una piazza ricavata da un parcheggio Andrea Abati installa Borgo San Lorenzo, trittico che fa parte della serie La Forza della Natura, 2014, che diventa il punto di partenza del progetto della piazza. Si tratta di una stampa di grande formato in PVC che dà continuazione a questa serie, in parte acquisita dal reparto ostetricia del nuovo Ospedale di Prato. Tre immagini, prese dal basso verso l’alto, della pianta chiamata albero di Giuda ai lati e di un noce nel centro, che ci mostrano la bellezza della natura e ci fanno vedere un cielo che sorveglia da un altro punto di vista quello che accade sulla terra. Sebbene Abati sia interessato ad approfondire l’idea di bellezza come la abbiamo imparata e sviluppata attraverso la storia dell’arte, e dunque qualcosa di gradevole e per ciò buona per noi, La Forza della Natura accenna a una visione della natura come un potere fuori dal nostro controllo. Gli scatti, infatti, sono stati realizzati in un territorio distrutto da un grande terremoto, un territorio devastato e ripreso dalla e grazie alla stessa natura.

Sempre all’interno del progetto Piazza dell’Immaginario Andrea Abati colloca la foto stampata su PVC di un altro suo lavoro, la foto del Giardino Melampo, opera site specific realizzata dall’artista tra il 2012 e il 2013 con la quale trasforma uno spazio residuale abbandonato di Via delle Segherie, dietro la sede di Dryphoto, in un giardino aperto a tutti. La foto è collocata sulla parete sopra l’ingresso di un negozio di Via Pistoiese, poco lontano dal Giardino stesso.

Piazza dell’Immaginario, un titolo che è allo stesso tempo un toponimo, ha ripulito pareti, collocato panchine e piantato dei fiori, fino ad arrivare a stabilire una comunicazione fra le persone che abitano nel quartiere, superando le barriere che si sono erette nella quotidianità, proponendo un modello di ascolto basato sull’impossibilità di trovare un unico e corretto modo di soluzione. Lo strumento che Piazza dell’Immaginario usa è l’arte.

Piazza dell’Immaginario ha avuto tre edizioni (2014, 2015 e 2016) che si sono svolte tra le strade e le piazze del Macrolotto zero e ha portato una riflessione su uno spazio dove sono condensati un’ampia diversità di culture, realtà, ambienti socioeconomici, interessi e necessità.

Gli artisti che hanno partecipato a Piazza dell’Immaginario sono: Gabriele Basilico, Andrea Abati, Bleda y Rosa, Pantani-Surace, R.E.P. Revolutionary Experimental Space, per la prima edizione del 2014; Francis Alÿs, Olivo Barbieri, Bianco-Valente, Pantani-Surace, Bert Theis, per l’edizione 2015 con il progetto della piazza di [chì-na], sviluppato da Cosimo Balestri, Emanuele Barili, Olivia Gori, Alberto Gramigni; Andrea Abati, Flavia Bucci, Francesca Catastini, Lori Lako, Linda Motta per l’edizione 2016.

Evento promosso nel 2014 da Dryphoto arte contemporanea, Assessorato all’Ambiente del Comune Prato, ASM Ambiente Servizi Mobilità, Circolo Eugenio Curiel, in collaborazione con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Associna, Associazione Cinese di Li Shui, con l’adesione di Comitato di via Pistoiese Macrolotto Zero, Italia Nostra sezione di Prato.

Piazza dell’Immaginario (2014, 2015, 2016)

curated by Alba Braza

Organization: Dryphoto arte contemporanea
An event supported by the Department of the Environment of the City of Prato, ASM Ambiente Servizi Mobilità and Circolo Curiel, in collaboration with Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Associna, Associazione Cinese di Li Shui

Artists: Gabriele Basilico, Andrea Abati, Bleda y Rosa, Pantani-Surace, R.E.P. Revolutionary Experimental Space (2014); Francis Alÿs, Olivo Barbieri, Bianco-Valente, Pantani-Surace, Bert Theis,   [chì-na], Cosimo Balestri, Emanuele Barili, Olivia Gori, Alberto Gramigni (2015); Andrea Abati, Flavia Bucci, Francesca Catastini, Lori Lako, Linda Motta (2016).

Borgo San Lorenzo by Andrea Abati is a triptych that is part of the series La Forza della Natura (The Force of Nature, 2014), partially acquired by the Obstetrics Department of the new hospital of Prato. Three images, shot from below, of the plant commonly known as the Judas Tree, at the sides, and of a walnut tree at the center, not only show us the beauty of nature, but also a sky that from a different vantage point watches over what happens on the earth. Though Abati is interested in deeper exploration of our acquired idea of beauty, as developed throughout art history, as something pleasant and therefore good for us, La Forza della Natura also hints at a vision of nature as a power beyond our control. In fact, the pictures were taken in a zone destroyed by a major earthquake, devastated and reclaimed by and thanks to the same forces of nature.

Piazza dell’Immaginario represents the continuation of a working model that proposes a reflection on the relationship between art/photography and the territory, and on art’s role within the urban context. Piazza dell’Immaginario turns the place in a sort of window that looks to dream, changing what we imagine and remember to happen in this square.