La prole del Drago, 2012

Nel 2003 la comunità cinese residente in Prato inizia a festeggiare il capodanno con la tradizionale Danza del Drago. Nel 2007, quando la manifestazione comincia ad avere visibilità, con due sfilate una nella zona industriale e una nel centro della città,  l’amministrazione comunale proibisce l’evento nel centro storico. Nel 2008 nasce la collaborazione fra l’Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia e Dryphoto arte contemporanea per l’organizzazione di tale evento. La Danza del Drago diventa allora spazio di resistenza, simbolo della volontà della comunità cinese di interagire con un territorio, anche se una parte dei suoi abitanti vede l’immigrazione cinese come una delle cause primarie dei mali della città.
Un gruppo di artisti in questa occasione sono stati invitati da Dryphoto arte contemporanea a lavorare su questo spazio di resistenza.  Andrea Abati ha scelto di  usare il romanzo fotografico come tecnica di intervento.

Andrea Abati, Stefano Bocclaini, Michelangelo Consani, Leone Contini, Da Wing, Valentina Lapolla, Shou Li, Franco Menicagli, Robert Pettena, sono i nove artisti che Dryphoto arte contemporanea e l’Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia  hanno chiamato  a lavorare nella città di Prato durante i festeggiamenti per la ricorrenza del capodanno secondo il calendario cinese che si sono tenuti nei giorni 4 e 5 febbraio del 2012. I lavori sono confluiti in una mostra presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato in maggio / luglio 2012.
La giuria formata da Marco Bazzini direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Lorenzo Giusti direttore di EX3 Contemporary Art Project di Firenze, Saretto Cincinelli curatore indipendente, Fabio Gori, collezionista, ha segnalato il lavoro di Stefano Boccalini.

La versione integrale in pdf del fotoromanzo:

A.Abati fotoromanzo La Prole Del Drago